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Un parco, tre province.
La provincia di Siracusa è quella maggiormente coinvolta da questa istituzione, poiché il 60% del parco ricade nel territorio siracusano, il rimanente territorio è quello che insiste sulle province di Catania e Ragusa. Si tratta di un’area in cui ricadono ben 16 Siti di Interesse Comunitario, per una superfice complessiva di 27.847 ettari; le riserve naturali sono 5 per una superficie di 4.913 ettari; vi sono inoltre circa 21.000 ettari di boschi demaniali e privati, 9 siti archeologici di notevole rilevanza, e qualche decina di siti archeologici di entità minore.
Riserva Naturale di Pantalica e Valle dell'Anapo. Il luogo dove natura e storia vivono in simbiosi
E' il territorio dove scorrono le acque cristalline del fiume Anapo, tra i più lunghi della Sicilia; nasce presso Monte Lauro e, dopo un percorso lungo oltre 50 km, sfocia nel Porto Grande di Siracusa. La valle è dichiarata Riserva Naturale Orientata nel 1997 ed interessa i Comuni di Buscemi, Palazzolo Acreide, Ferla, Cassaro e Sortino; territorio tanto vasto da presentare ambienti diversificati. Il più affascinante è compreso tra le città di Palazzolo Acreide, dove il fiume si immette in un canyon, e Sortino, dove riceve le acque del Torrente Cava Grande offrendo scenari di rara bellezza.
L'aspetto naturalistico costituito dai boschi che ricoprono il fondovalle, si fonde col paesaggio ricco di corsi d'acqua e incorniciato da ripide pareti arredate dalle oltre 5000 tombe preistoriche che costituiscono la Necropoli di Pantalica, il maggiore insediamento rupestre di tutta l'Europa, risalente al XIII sec. a.C. I sentieri presenti nella valle permettono di raggiungere agevolmente e visitare i siti di maggiore interesse: il Palazzo del Principe (Anaktoron), il Villaggio Bizantino della Cavetta, la Necropoli Filipporto, la Grotta dei Pipistrelli ecc.
Riserva Naturale Orientata di Vendicari. La meravigliosa oasi naturalistica e faunistica della Sicilia sud orientale
Vendicari si trova tra Noto e Marzamemi ed è una delle zone umide più rappresentative d'Europa. La sua importanza, dal punto di vista naturalistico è internazionalmente riconosciuta. Centinaia sono le specie di uccelli che la scelgono ogni anno come luogo di sosta nel viaggio verso le zone di riproduzione.
Ma la riserva non è solo questo. E' infatti uno dei pochi luoghi in cui è ancora possibile osservare la tipica macchia mediterranea in tutto il suo splendore.
Numerose sono le perle archeologiche che racchiude. La storia del rapporto tra Vendicari e l'uomo, infatti, affonda le sue radici nella notte dei tempi. Dalla preistoria, all'età greca e romana (Eloro, via Elorina, stabilimento ellenistico), all'età Bizantina (Catacombe, Trigona), dalla dominazione araba (fortificazioni di Cittadella) al Medioevo (Torre Sveva) per arrivare al XVIII secolo con i ruderi della Tonnara in attività fino al secondo conflitto mondiale.
La Torre sveva di Vendicari, costruita dal Principe ereditario Pietro d’Aragona, fratello di Alfonso V il magnanimo e fortificata nel XVI Secolo da Giovanni De Vega Vicerè di Sicilia sotto il Re Carlo V., era una delle pochissime torri in tutta la sicilia ad essere armato con cannoni da 12 libbre, mentre quasi tutte le altre non arrivavano a sei.
La baia di Calamosca si trova all’estremita’ della riserva di Vendicari nelle vicinanze di Noto. Particolarmente bella è la spiaggia, raggiungibile con un’agevole passeggiata dal punto di ristoro: spiaggia ampia e profonda, e mare dalle infinite tonalità dal verde-
L'oasi di Vendicari è raggiungibile da Palazzolo Acreide in quaranta minuti di auto.
Riserva Naturale Orientata di Cavagrande
E' il canyon che fende perpendicolarmente i Monti Iblei, dalla costa verso l'entroterra, per una lunghezza di circa 10 chilometri. Le fresche acque del fiume Cassibile hanno eroso le pareti calcaree creando uno spettacolo naturale meravigliosamente unico in Sicilia, un ambiente assolutamente incantevole e selvaggio. Nel 1990 è divenuta Riserva Naturale Orientata ed oggi, ovviamente, è un'area protetta.
Dalle poche decine di metri di profondità in contrada Petracca, Cavagrande si approfondisce bruscamente presso Serra Porcari (circa 500 m.) e, per tutto il percorso, mantiene una profondità variabile fra i 300 e i 500 m. La larghezza della Gola, in alcuni punti, è di circa 1 -
La necropoli, costituita da oltre 2000 tombe risalenti al X -
Riserva Naturale Cava d'Ispica. Il luogo che avvolge nella natura le testimonianze dell'antica città
E' la fenditura che dall'entroterra percorre per circa 13 km i monti Iblei fino all'omonima città. Non particolarmente profonda, si trova compresa tra i territori di Ispica, Rosolini e Modica. E' un ambiente selvaggio e affascinante allo stesso tempo, molto interessante per la presenza di numerosi villaggi trogloditici trasformati e riadattati nel corso dei secoli secondo usi ed esigenze degli abitanti. Lungo tutto il percorso, necropoli e catacombe adornano le pareti rocciose e, in alcuni tratti, perpendicolari.
Sono individuabili due diverse aree: una denominata "Baravitalla", a monte della cava, l'altra, detta "Parco Forza", relativamente più recente, sita in prossimità della città di Ispica. In contrada Baravitalla sono da ammirare: la necropoli del villaggio, la grotta dei Santi, le catacombe della Landeria, le grotte Giardina e non mancano paesaggi suggestivi. Presso Parco Forza sono visibili le grotte abitate fino al 1693, anno del terremoto che scosse il Val di Noto distruggendo numerose città (compresa Ispicae Fundus, ricostruita col toponimo Spaccaforno ove oggi esiste l'attuale Ispica). In quest'area della cava, Centoscale, Palazzo Marchionale e la Chiesa dell'Annunziata, sono attrattive di notevole valore storico.
Casa vacanze "Sottorologio"
Via Sottorologio 2
Palazzolo Acreide (Siracusa)
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